“Le lavoratrici sono le più colpite dai contagi professionali: dalla perdita dei posti di lavoro al mancato riconoscimento del lavoro svolto, dalla precarietà diffusa alla bassa retribuzione, alle penalizzazioni nella carriera professionale così come emerge nella ricerca Ugl con l’osservatorio nazionale antimolestie”.
A dichiararlo è il Segretario Generale dell’Ugl Francesco Paolo Capone.
“La Sicilia è fra le regioni maggiormente penalizzate d’Italia – conclude il Segretario regionale dell’Ugl Sicilia Giuseppe Messina – nell’isola la pandemia ha colpito duramente le lavoratrici, i dati Istat sono impietosi, il calo dell’occupazione è al femminile, Eurostat prendendo come esempio la Sicilia per il biennio 2016/2017 evidenziava come solo tre donne su cento avevano mantenuto il proprio posto di lavoro, anche gli infortuni sul lavoro vedono le donne negativamente in primo piano così come rileva l’Inail e come se non bastasse le molestie sessuali nei luoghi di lavoro completano un quadro desolante che va affrontato con le necessarie misure sindacali e legislative nazionali e di prossimità, per noi è una battaglia di civiltà, ancora tanto c’è da fare”.