Lo scopo del presidio è stato quello di sollecitare il governo nazionale a intervenire su una crisi strutturale che in Sicilia mette a rischio 20.000 posti di lavoro, in Almaviva Palermo lavorano 3200 persone.
Contro il calo di volumi di traffico delocalizzato all’estero, con percentuali che superano il 60 per cento; ma anche per il rispetto delle tariffe minime stabilite dalla legge e contro la destrutturazione di ammortizzatori sociali di un settore in crisi e la costituzione di un fondo di settore e per una piena trasparenza dei contratti commerciali tra committenti e outsourcer; oltre che contro l’utilizzo di espedienti finanziari che stanno soffocando il settore dei Call Center e epr il pieno coinvolgimento delle Istituzioni chiamate a sostenere un piano di sviluppo per Almaviva.
“Esprimiamo la massima solidarietà ai lavoratori del comparto Almaviva – dichiara il Segretario responsabile dell’Ugl di Palermo , Franco Fasola – urgono prima che sia troppo tardi interventi radicali e non tampone”.